In questi anni in cui non ci si può permettere di dire alcunchè senza essere tacciati di qualcosa per via del politically correct, io mi trovo a vivere in una città dove in nome del corretto, del rispetto dei ruoli e di quello che fu non si può fare niente, si può solo piangere e lamentarsi, ma assolutamente niente sforzi, niente che possa aiutare a crescere nel futuro.
Per esempio, lasciamo il vecchio stadio, oramai inutile e anacronistico, a franare, oppure spendiamo un bel sacco di soldi dei contribuenti per non offendere la sensibilità artistica della sovrintendenza. Come anche questo ci spiega, però, adesso il sovrintendente è pure esperto di strutture in calcestruzzo, e quindi dobbiamo dubitare che possa franare. I problemi strutturali sono invenzioni del comune, che cerca di non spendere soldi: non sapendo che e' meglio spenderli per una struttura inutile, piuttosto che per una scuola o Montedomini.
Ma di una cosa potremo essere certi, che non avremo lo stadio e che il nuovo Torvergata, non ristrutturato ma destrutturato nell'ottica grillina del non fare, è arrivato anche a Firenze.