Alla fine sembra abbia vinto Macron, candidato con il programma evanescente (ha adottato la strategia che potremmo ricordare usata già da Berlusconi, ricordando la frase: Siamo favorevoli all'aborto come liberali, e contrari come cattolici), di fronte alla Le Pen, candidata con un programma direi razzista e xenofobo e nulla più (questo mutuato da Salvini). Ma quelli dalle parti? Gli ignobili socialisti, attaccati al potere e contemporaneamente inconcludenti, con il ridicolo, inutile Hollande, non mi interessano più di tanto: hanno fatto pena, questo è il risultato.
E interessante, per le analogie con l'Italia, è il voto della sinistra-sinistra, dove non c'è stato l'indicazione di voto, con il rischio di mettere in mano all'estrema destra il paese. Rischio che in Italia diventerebbe certezza, ma si torna sempre lì: quando qualcuno crede di essere tanto superiore da contare con il 3% più di chi ha il 30%, inizia subito a fare richieste e a voler comandare. Questa gente, oramai, non fa parte del binario dove passava il treno che portava da PCI al PD, ma è un binario morto che si apre a non so che punto del tragitto, forse verso gli anni '70.
