Sfogliando Repubblica online, trovo Fassino che si è accorto di una cosa che da anni mi fa sobbalzare (questo è l'articolo...). Le graduatorie delle case popolari sono dominate da chi ha più figli! E la gente che potrebbe averne diritto si lamenta. Senza dubbio. Mi piacerebbe capire qual'è stato il metodo per cui si è deciso che i conigli dovessero passare avanti agli altri animali della fattoria, e come mai adesso che le bestiole nostrali sono surclassate dai leporidi stranieri, non si pensa ad una soluzione.
Le case popolari hanno un costo elevatissimo per i disastrati enti locali: chiaramente, si prestano a fare da ricovero per famiglie disagiate, e praticamente tutti si riguardano dal fare qualsiasi intervento di manutenzione, che viene quindi demandato all'ente, con i suoi tempi e i suoi costi enormemente superiori: quante volte in una casa normale ci si dice "questa cosa ripariamola prima che faccia danni", qui non succede.
Si aggiunge il fatto che, con la graduatoria unica che viene fatta, italiani e stranieri sono nella stessa classifica, e non è difficile qualche volte che ci siano accomodamenti per vincere la casa: per esempio, so di matrimoni d'interesse tra stranieri per vincere l'appartamento. E' una cosa che dovrebbe cambiare, un'altra delle tante ingiustizie italiane.