Adesso il capacissimo ministro delle infrastrutture ha consegnato la relazione costi/benefici sulla realizzazione della TAV. I numeri, di primo acchito, sembrano un pò strani. Praticamente, secondo le teorie dei membri della commissione scelti dal Nostro (5 su 6, ti piace vincere facile?), non c'è nemmeno la parvenza di un guadagno che possa mitigare la cifra dei forse 4 miliardi di penali che potrebbero essere da pagare, che sottratti dalle spese potrebbe far virare in positivo anche i conti.
Ma non sia mai, deve essere tutto bloccato, che le opere potrebbero portare lavoro. Attendo di capire il perché di questa volontà, magari spiegata da qualcuno più autorevole del ministro. Ponti, a capo della commissione, pare che forse sia appassionato del transito tramite la Svizzera, dato che lavora per questa, almeno così suggerisce Il foglio. Un ministro serio avrebbe dovuto evitare questi problemi di autorevolezza (avrebbe dovuto anche evitare l'ennesima commissione, che già ne erano state fatte 5, ma tant'è...), e lasciare forse sotto silenzio la cosa: sembra che combattere l'industria sia il primo scopo del governo. Mi ritrovo a confidare in Salvini, che purtroppo i pentaimbarazzanti al governo sembra riescano a spingerci alla decrescita felice con molta facilità...