I discorsi di uno come me che arriva alla fine del liceo e si ferma vanno considerati poco, specialmente quando si sente un piccolo genio solo perché riesce a leggere qualche libro l'anno e capisce le istruzioni in inglese degli apparecchi elettronici. A pro mio e della tutela delle mie capacità, che evidentemente evito di sforzare e di cui cerco di non approfittare, c'è il fatto che non devo andare in Parlamento a decidere della vita degli italiani.
Ho quasi due lauree e un master, ho querelato Berlusconi che dice che sono ignorante
Mah, non mi pare un'affermazione così valida, anche se detta in un contesto che suppongo scherzoso. In ogni caso viene da pensare che se Einaudi, La Malfa, Amendola o Berlinguer, o Longo (non Pietro), insieme a tanti altri potessero uscire dalle tombe per qualche ora, avrebbero da prendere a pacchine un sacco di parlamentari. L'ignoranza e la presunzione dilagano realmente nel parlamento, tra confusione nelle critiche, interrogazioni pseudoscientifiche, figure che nemmeno un posteggiatore abusivo vorrebbe fare, ma che in nome dello stipendio (per qualcuno, in nome dei rimborsi...) vengono sopportate.
Comunque, si parla di due lauree. Su Giornalettismo se ne parla, e si conclude che si è sbagliato nel contarle, contanto per laurea anche un master. Qualche dubbio, io, pure l'ho da mettere a proposito del DAMS, che ha finalità forse un pò diverse dal poter permettere di fare lo sborone, se non è cambiato qualcosa...