Ho impiegato almeno due o tre giorni a riprendermi dalla notizia, non mi sarei mai aspettato che Renzi avesse avuto la nomination a pdc in così breve tempo. Intendiamoci, sono tra quelli che se l'auguravano: Letta, che pur considero persona capace e meno portata all'intrigo di altri, e il suo governo, non stavano facendo assolutamente niente. Sì, qualche risparmietto sui costi della politica c'è stato, ma niente di eclatante, niente di simbolico, come una eventuale riduzione del numero di provincie, niente scosse all'economia, niente riforme, insomma, se c'erano miglioramenti non erano certo a causa dell'opera del governo.
Renzi mi dà fiducia proprio perché, per definizione, deve fare il "giovane che riforma". Ma anche, persa l'occasione delle elezioni precedenti dove gli astuti piddini preferirono trovarsi con Bersani incartato, perché era sempre meglio perdere le elezioni da sinistra che stravincerle al centro. Nota, questi sono gli stessi che ora mi insegnano che Renzi è dc, o forse, addirittura berlusconiano, quelli che dopo ogni disastroso governo Berlusconi hanno prima maturato la convinzione di poter vincere le elezioni a mani basse, a quel punto si sono chiesti se non fare cappotto con un leader davvero di sinistra (come D'Alema o Bersani, rotfl), e infine hanno insistito per aggregare quel 2% che ancora crede che esista una sinistra tra i partiti: e allora, via con le richieste di Vendola. Quando gli ha detto bene, hanno ottenuto un ministero per l'immigrazione con la Kyenge, quando gli è andata male, un Casini che voleva sparare sui migranti.
Non ho nessunissimo dubbio che ci sia stato un accordo con Berlusconi, in effetti: non immaginerei se no come mai non si è scagliato contro Renzi, né riuscirei a capire come mai lo stesso Matteo, così contrario all'andare al governo in certe condizioni, in poche ore abbia cambiato idea. La giustificazione dell'essere arrivista, è una semplificazione talmente grande che potrà forse essere accetta da spiriti semplici, ma non certo da qualcuno che segue politica da anni. Il fatto che la direzione del PD in massa è stata d'accordo con l'assegnargli il lavoro, poi, non fa credere che lui sia uno partito in avanti per caso, anche se poi Civati e Cuperlo distinguono in continuazione le loro idee. L'entusiasmo (?) di Napolitano è un'altra ulteriore considerazione da fare: non credo potrebbe essere contento di tirare avanti con il parlamento per pochi mesi, suppongo abbia idee più definitive. Ma sopra tutto, Renzi: un governo che non fa un cazzo potrebbe essere l'ultima volta che lo vede candidato, e non credo proprio si sia bruciato le possibilità. Dall'altra parte, Alfano cosa ha da guadagnarci dal rafforzare il suo ex datore di lavoro?
Quindi, direi molto probabile la possibilità che Renzi abbia fatto accordi con Berlusconi (facendogli limitare i danni giudiziari fino dove possibile, e impegnandosi a non dare troppa noia alle proprie aziende, ora che la Marina sembra più attaccata a queste che al padre), che Alfano sia stato preso nel governo come rappresentante di Berlusconi, e che Scelta civica, capito l'andazzo, si sia accodata, limitando almeno i danni dei pentastellati (la crescita nei sondaggi potrebbe portare buoni frutti alle elezioni per loro, anche se dubito, e non credo nemmeno abbiano le capacità per dire qualcosa di diverso dal loro tutore, e quindi partono già da una posizione di discredito): il tutto sperando in pochi sconvolgimenti, magari qualcosa riesce a Renzi.