Il Partito Pastrano
Visto che molte volte nelle discussioni che faccio sulle mailing list o sui vari social network si parla di quello che si dovrebbe dire e fare nella politica e nel governo della nostra poco amata nazione, ho pensato di fare un riassunto, a grandi linee, di quello che io vorrei vedere fare da un governo formato al 100% dal mitico Partito Pastrano. La mia teoria sull'essere di sinistra direbbe "stessi diritti, stessi doveri, stesse possibilità": così, se non vedo giusto lasciare tutto in mano al mercato e ai tea party italiani, nemmeno ci deve essere l'assenteista cronico in un ente pubblico che rimane inamovibile.
Ovviamente, la trattazione è sprecisa e incompleta, e comunque soggetta a cambiamenti: solo gli idioti non cambiano mai idea. Ci sono degli aspetti che non copro, magari ho un'opinione su questi, li elencherò forse... per intanto, questa è semplicemente una lista di aiuto per spiegare un pò meglio cosa intendo.
Città
- Primo obiettivo, togliere auto dalle città.
- Aumento del numero di tramvie e metropolitane, dipende dalla città.
- Bollo auto che consideri l'occupazione del suolo, auto grande, bollo più costoso.
- Maggiore presenza della Polizia locale, per vedere di tornare alle multe per guida pericolosa ora mai effettuate.
- Presidio dei divieti di sosta nelle piazze con le telecamere, autovelox in grado di leggere le targhe e vedere se erano assicurate, o revisionate.
Diritti
- Il principio generale dovrebbe essere quello di dire "ciò che non danneggia gli altri, è lecito farlo"
- Lavorare per piccoli passi verso una situazione sociale che definirei come quella prima voluta dalla sinistra italiana: ovvero, prima diritti alle coppie di fatto, poi i matrimoni gay. Dico prima, che è inutile fare battaglie di principio che fermano tutto indefinitivamente.
- Immigrazione. Preferisco di molto dare la cittadinanza a chi è in Italia e ci lavora da anni, e ha imparato la lingua, a dimostrazione del fatto che si è integrato. Direi, per esempio, che chi paga le tasse da 10 anni in Italia, dovrebbe diventare automaticamente italiano. Un reato commesso deve allontanare automaticamente la cittadinanza, del tipo che se prendi sei mesi, anche senza andare in carcere, la cittadinanza la prenderesti 10 anni + (6 mesi)X, dove X è un numero non così piccolo. In realtà, lo ius soli non è nemmeno un problema consistente, purchè non si arrivi poi a parlare di ricongiungimenti familiari.
- Abolizione graduale dei privilegi alla Chiesa Cattolica, qualora siano in forma di aiuto al culto e non all'opera sociale: ovviamente, non inizierei nemmeno a dare riconoscimenti alle altre.
- Inizierei anche a considerare italiani solo quelli che vivono qui e risentono delle scelte del nostro governo. Gli espatriati dopo una decina di anni che non vivono qui dovrebbero perdere il diritto di voto. I vantaggi attuali dell'essere italiani, come la sanità universale, non dovrebbero essere regalate a chi vive all'estero sempre.
Economia
- La maggior parte dei finanziamenti dovrebbe essere concessa dallo stato sotto forma di credito d'imposta, per evitare al massimo ruberie e simili.
- L'obiettivo principale dovrebbe essere la riduzione delle tasse nel lavoro, anzichè nelle rendite come sempre è successo. Quindi, cuneo fiscale in primo luogo.
- Lo stato dovrebbe impegnarsi nello sviluppo della ricerca, dove per ricerca intendo aiutare chi la fa e non certo aumentare solo il numero dei ricercatori.
- Lo stato dovrebbe partecipare agli investimenti come soggetto regolatore, quindi, di garanzia: per esempio, nelle telecomunicazioni, dovrebbe controllare la rete, pubblica o privata che sia, e controllarne l'uso delle compagnie private
- Cercherei di abolire il contante, oltre che per la criminalità servirebbe anche per l'evasione fiscale, e controllerei in automatico i conti correnti. In Italia, attualmente, molte volte i benestanti sono quelli non con più meriti, ma quelli che hanno lavorato senza pagare le tasse, in nero, magari con il doppio lavoro.
- Insisterei con la UE per trovare regole sulla tassazione dei grossi player del web, come Google o Amazon.
Giustizia
^ Dobbiamo arrivare a una responsabilizzazione dei magistrati. Alcuni, non tutti, sembra non sappiano cosa fanno, ed è giusto ne scontino le conseguenze.
^ Le pene per chi compie un reato dovrebbero essere maggiormente proporzionali a cio' che si e' fatto: rubare 100 euro e0 peggio che rubarne 10, anche se il metodo e' lo stesso.
Istruzione
- Abolizione degli esami nella scuola obbligatoria. Inutile procedere a pagliacciate inutili (se un ragazzo alle medie è andato bene tutto l'anno...) che servono solo per metterci degli scioperi nel mezzo.
- L'inglese dovrebbe essere la lingua straniera predominante, non equiparata a qualunque altra lingua inserita solo per soddisfare gli insegnanti assunti.
- Impegnare una maggiore percentuale di risorse per le scuole tecniche rispetto a quelle umanistiche, visto che siamo un paese manufatturiero che ha bisogno di certe figure e ne ha troppe di altro tipo.
- Legare il concorso per l'assunzione a un distretto scolastico, in modo che le richieste di trasferimento siano molto ridotte e non danneggino gli studenti.
Lavoro
- Approvo il fatto che ridurre le tasse per chi lavora è il primo obiettivo da perseguire. Deve essere conveniente investire nel lavoro.
- Bolkenstein forever, gabbie salariali e legare gli stipendi del pubblico alla media degli stipendi, considerando anche la disoccupazione, della zona dove si praticano: il solito stipendio a Bologna con la disoccupazione al 5% e a Stroncavilli al 50% lo trovo assurdo, nella prima tiri avanti, nella seconda hai vinto la lotteria.
Politica
- Modifica della legge elettorale, con nuovo sistema, a doppio turno stile elezioni nei comuni attuali, o proporzionale, con sbarramento al 5%.
- Riduzione del numero dei parlamentari a livelli europei.
- Abolizione del sistema bicamerale e suddivisione dei compiti tra Camera e Senato.
- Abolizione delle province e loro competenze alle regioni, per i servizi favorirei i consorzi tra comuni.
- Abolizione dello status di autonomia per le regioni: le tragiche spese della Sicilia, ma anche il Bengodi Trentino, non mi paiono edificanti.
- Abolizione dei gettoni di presenza ai vari consiglieri degli enti pubblici, validi solo per arricchirli e per vedere presenze di 5 minuti neanche nei consigli comunali.
- Trasferimenti statali alle regioni mai superiori, in nessun caso, alla media dei trasferimenti per abitante del totale delle regioni italiane.
- Eliminazione dei rimborsi agli assessori locali, sino alle regioni: il concetto che voglio affermare è che, per esempio, all'inaugurazione di una scuola l'assessore ci va o con i propri mezzi o con un mezzo dell'ente, e non c'è bisogno di vedere presidenti di regione in viaggio all'estero.
Salute
- Allontanamento dagli ospedali dei ginecologi obiettori, così come un ristorante allontanerebbe i cuochi la cui coscienza imponesse di non usare i fornelli.
- Riduzione, se non eliminazione, dell'intramoenia quando appena appena può esserci il rischio che serva per procacciare clienti negli ospedali pubblici.
- Acquisto di farmaci su base superregionale o nazionale.
- Comitato etico per la definizione delle strategie dei futuri acquisti dei farmaci più costosi.
Sicurezza
- Depenalizzazione di reati che impattano solo su chi li compie (parlo dell'uso di stupefacenti), per limitare il numero dei carcerati. Liberalizzazione delle droghe anche pesanti, se sotto controllo medico.
- I minori sopra i 14 dovrebbero essere punibili, con modi da studiare, è inammissibile che un 17enne possa compiere un reato e rimanere impunito (se è adulto per votare, come qualcuno dice, lo sarà anche per il resto delle cose: mi disinteresso del voto, e penso ai problemi sociali che potrebbe dare...)
- I minori stranieri devono essere soggetti all'espulsione se compiono reati. Chi compie reati non deve essere aiutato per niente, qualsiasi risorsa deve andare a chi si comporta bene, se uno sbaglia deve pagare.
- Va controllata la vita parentale di alcuni stranieri che sfornano figli a ripetizione, ma li usano per mandarli a rubare o chiedere elemosina.
- Apertura di carceri solo tra quelli già costruiti (in Italia ci sono molti carceri costruiti e non utilizzati). Assunzione di diversi agenti penitenziari (ne mancano 11000...), dato che la legalità deve essere preservata anche punendo.
- Maggiore attenzione ai piccoli reati che formano il "degrado": per dirne una, ogni tanto andrebbe pure multato chi sporca per terra o scrive sui muri, senza l'italianissima usanza del benaltrismo.
- Fine della Bossi-Fini nella parte in cui l'immigrazione viene definita reato, ed espulsioni reali per chi non ha i titoli per restare. Preferenza assoluta per chi ha un lavoro qui. Dopo 10 anni di lavoro in Italia, cittadinanza per se e per la famiglia. I piccoli reati dovrebbero allontanare il raggiungimento della cittadinanza, e di tutti i passi intermedi, diciamo una specie di "cittadinanza a punti"
Welfare
- Le pensioni dovrebbero basarsi sul metodo contributivo.
- L'anno in cui andare in pensione non dovrebbe essere specificato: tramite le tabelle attuariali si dovrebbe permettere di andare in pensione anche a 50 anni, ovviamente prendendo la pensione decurtata di conseguenza: se uno si accontenta di prendere la metà, può andare molto prima. Il tutto tramite una curva continua di calcolo, quindi no finestre etc etc. L'Inps dovrebbe annualmente comunicare quanto si prenderebbe ad andare in pensione in quel momento, e quanto si prenderà (come previsione) andandoci di cinque anni in cinque anni, fino a un raggiungimento di contribuzioni massimo: dato che alla fine, uno che guadagna di più quasi mai contribuisce in proporzione. Del resto, se il sistema diventa contributivo, uno dovrebbe prendere una pensione legata a quanto ha versato.
- Assegnazione di case popolari solo per periodi temporanei, e solo per graduatoria, mai come risposta alle occupazioni.
- Una limitazione, abbastanza alta direi ma presente, per il massimo importo di pensioni, cumuli compresi, ottenibile dallo stato. Di sicuro non ci deve essere gente che prende 50000 euro al mese. Per le pensioni sopra una certa soglia, rivalutazioni legate solo ai contributi versati.
- Slegare pensioni e stipendi dei politici da quelli della magistratura.