Chiunque fa appena qualcosa di diverso da quello che diceva (non faceva, diceva) cinquant'anni fa il PCI diventa fascista. Vedi Renzi o Minniti, o più attualmente, Nardella con le zone rosse. I sindacati si sono distinti in questo, assieme agli antagonisti. La famosa reductio ad hitlerum.
Ci sarebbero anche strumenti semplici e poco costosi per combattere la crisi, come sulla burocrazia e la giustizia, ma mai e poi mai ci si può permettere di dire che la burocrazia va ridotta anche facendo cambiare lavoro ai dipendenti pubblici, o che non tutti i magistrati sono persone capaci e competenti. In questo modo, ci teniamo adempimenti assurdi, scontiamo le guerre e le gelosie tra gli uffici, e aspettiamo anni per un processo, decenni per potere aprire un capannone. Ci si riduce a parlare di lavoro con i sindacati che pensano più ai pensionati che a chi lavora, e che quindi sono i meno adatti per discutere di lavoro oltre il loro ruolo di patronato e CAAF.
Per eliminare il razzismo basterebbe far vedere alla gente che chi delinque viene punito e allontanato: invece, se solo espellessi uno spacciatore, arriverebbe il coglione antagonista a dirti che la cosa è violazione dei diritti umani, ovviamente pure incostituzionale, e che è colpa di tua madre se Leopoldo II era un colonialista sanguinario: la soluzione è accogliere tutti indiscriminatamente e concedere lo ius soli anche a chi è nato e vive a 10000 km da qui. Il cittadino che passa in tram davanti le Cascine, allora, se non ricorda Franklin inizia a pensare che forse può rinunciare a una porzione della sua libertà per un pò di sicurezza in più.
Probabilmente ci sarà davvero una diminuizione dei diritti e un aumento di doveri, anche contro la collettività. Intanto la sinistra continua a portare voti di testimonianza e distinguo.